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Visualizzazione dei post con l'etichetta Simon Vouet

la tentazione

Pegno di una scommessa persa questo è il decimo - ed ultimo - ‘post’ e non rivelerò né il motivo, della scommessa, quantomeno il tema, dei post, ma che mi porterà, insieme agli altri nove porteranno, definitivamente alla santità che prima pensavo di avere solo nel nome (di battesimo). Allora il luogo è sempre a due passi dal liceo artistico/accademia di belle arti, dove c’è un pittore fra i ‘caravaggeschi’ - che non significa imitatori, anzi, in maggioranza sono originali e innovativi basti pensare ai Gentileschi Orazio e Artemisia dall’eleganza raffinata il padre invece del drammatico realismo della figlia - probabilmente sconosciuto ai più il francese Simon Vouet, uno dei tanti francesi anzi tantissimi in quel periodo insieme a spagnoli e fiamminghi/olandesi, uno che il Barocco italiano se lo porta in Francia dopo anni di lavoro a Roma. Come Caravaggio preferisce che il nudo sia maschile così come Artemisia lo preferiva femminile, a san Lorenzo in Lucina è incredibile e inedito come