Succede a tutti almeno una volta nella vita di non essere accettati e infatti la terza grande tela, quella centrale, in san Luigi dei Francesi viene ripetuta una seconda volta quella presente oggi, formato rettangolare, dove l’angelo in alto suggerisce con le dita delle due mani i nomi della complicata genealogia di Gesù ovvero l’inizio del Vangelo di Matteo che nelle altre due enormi tele viene prima scelto dentro una bettola e nell’altra martirizzato. Nella prima versione, formato quadrato, il santo è seduto gambe accavallate e piedi addosso allo spettatore mentre il motivo del rifiuto è che il bellissimo angelo, sembra più una ragazza adolescente che con i suoi, di piedi, non tocca terra, guida alla scrittura un uomo che pare essere un analfabeta. La tela è acquistata da un privato scompare per secoli e riappare a Berlino dove verrà distrutta sotto i pesanti bombardamenti nel 1945 quindi ci resta solo una foto in bianco e nero. Caravaggio - San Matteo e l'angelo, 1602