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breve storia della sedia, 6 tavole (II), 2023

breve storia della sedia, 6 tavole (II)  

Frankie goes to Hollywood (4 ottobre limited edition)

Frankie goes to Hollywood (4 ottobre limited edition) , 2023

breve storia della sedia, 6 tavole (I), 2023

breve storia della sedia, 6 tavole (I)  

breve storia della sedia (VI)

breve storia della sedia (VI), 2023

breve storia della sedia (V)

breve storia della sedia (V), 2023  

breve storia della sedia (IV)

breve storia della sedia (IV), 2023

breve storia della sedia (III)

breve storia della sedia (III), 2023  

breve storia della sedia (II)

breve storia della sedia (II), 2023  

béton brut (II)

Sono nato praticamente tra piazza Bologna e viale XXI aprile - che poi è la zona dove abito ora - ma sono cresciuto in un quartiere che è difficile da definire oggi compreso com'è tra Portonaccio e Pietralata, zona est di Roma sulla via Tiburtina e ho frequentato le scuole elementari in quelle vie dette INA Casa, dal nome dei costruttori. Insomma lì, proprio difronte al mitico “Tiburtino IV” progettato nel 1949 dagli architetti Ludovico Quaroni e Mario Ridolfi è stata costruita una chiesa in puro stile ‘brutalista’ nella seconda metà degli anni ’60 da un altro maestro dell’arrchitettura italiana, scomparso in questi giorni, Saverio Busiri Vici: una specie di astronave in cemento armato atterrata su via dei Crispolti e conosciuta da molti di noi come sala prove per il teatro sottostante. Saverio Busiri Vici - interno della Chiesa della Visitazione, 1965/1971

he makes boatloads of cash

Leggo con grande soddisfazione che lo scorso 17 luglio il Consiglio dei Ministri ha reso nota la concessione dei benefici della legge “Bacchelli” in favore di Fausto Delle Chiaie, artista che mi è sempre stato a cuore fin dai lontanissimi tempi del liceo artistico di via Ripetta dove ha esposto fino ad oggi sul marciapiede tra il Mausoleo d’Augusto e l’Ara Pacis . Fausto Delle Chiaie - Ho fatto una barca di soldi, 2013

found a job

Qualche anno dopo il “Sacco di Roma” il papa Clemente VII della famiglia de' Medici era intento al lungo patteggiare con l’imperatore invasore Carlo V degli Asburgo - uno che diceva di parlare 4 lingue e nell’ordine: lo spagnolo con Dio, il francese con gli uomini, l’italiano con le donne e il tedesco con il cavallo - e la città ancora invasa dai lanzichenecchi (quelli veri) per gli artisti rimasti, disoccupati o ridotti alla fame, si aprì la possibilità di ottenere un lavoro a 'reddito stabile' quello chiamato “frate del piombo” proprio presso la Curia. Un lavoro retribuito molto bene con una rendita annuale che consisteva nel mettere un sigillo, insomma un timbro, per garantire l’autenticità dei documenti papali. Si presentarono come candidati il ventenne Giorgio Vasari pittore ma non ancora architetto e più tardi scrittore, lo scultore trentenne dalla ‘vita spericolata’ (altro che Caravaggio) Benvenuto Cellini scartato immediatamente dal Papa - gli disse, è documentato,

il blu elettrico

Ogni volta che vedo qualcosa di Nicolas Winding Refns che ormai si firma “by NWR” come uno stilista del prêt-à-porter tipo H&M mi viene in mente: “Blue, blue, electric blue That’s the colour of my room Where I will live Blue, blue” canzone del 1977 dal testo autobiografico dove David Bowie chiuso in una stanza blu è in attesa di una qualche ispirazione ovvero il dono improvviso di un suono o di una visione (Sound & Vision dall'album Low). Certo le immagini sono accurate e stavolta si è pure dato una ‘certa velocità’ anche nei dialoghi a differenza della precedente serie ‘Too Old to Die Young’. In qualche modo mi cattura sempre, comunque non la consiglio . Nicolas Winding Refns - Copenhagen Cowboy, 2023

aguzzate la vista

Robert Doisneau - Picasso and the Loaves, 1952 / Scott McDermott - Jeff Koons, 2022

apprendisti pittori

Nelle grandi botteghe come quelle di Andrea del Sarto, maestro di Pontormo, Rosso Fiorentino, Giorgio Vasari e moltissimi altri, lavoravano decine di apprendisti, assistenti e collaboratori dagli otto/dieci anni in su a seconda delle regole delle varie associazioni di pittori e non solo in Italia. Poichè le bambine restavano in casa le poche che riuscivano a dipingere e frequentare botteghe erano figlie di artisti come Artemisia Gentileschi o prima ancora Lavinia Fontana, anche quest’ultima bravissima. Pieter Paul Rubens è arrivato ad avere una trentina e più di lavoranti quando il massimo stabilito ad Anversa era di quattordici persone: uno dei suoi più noti allievi è stato Antoon van Dyck (quello del colore viola ovvero un marrone carico di rosso e una punta di blu) che è arrivato a realizzare opere quasi interamente eppure firmate Rubens. A Wittenberg, Lucas Cranach dirigeva una vera e propria fabbrica con decine e decine di lavori in asciugatura e altre decine in divenire. A Roma i

breve storia della sedia (I)

  breve storia della sedia (I), 2023