Da quando il Commissario Montalbano concludeva l'episodio con la sua nuotata efficace e panoramica, ho perso il conto dei film che mostrano nuotatori di varia abilità, immersi in acque libere o in piscine dalle architetture più diverse. Recentemente ho visto "Nyad" (un cognome che ricorda le ninfe greche dell'acqua), un biopic sull'impresa di una nuotatrice americana che attraversa l'oceano da Cuba alla Florida, per un viaggio di circa 180 km. Annette Bening è perfetta per il ruolo, non solo per l'età - ha più di sessant'anni - ma anche per la sua nuotata esperta e puntuale nelle poco attraenti e gelide acque dell'oceano. Nel thriller "To Catch a Killer - L'uomo che odiava tutti", invece, Shailene Woodley ci regala lunghe sequenze in una normale piscina da 25 metri, piuttosto buia (le immagini che vedete qui sotto le ho dovuto schiarire). Le sequenze subacquee mettono in mostra capacità davvero rare, a partire da una splendida virata
THIS NEVER HAPPENED to PABLO PICASSO