Sto lavorando su un testo dove c’è l’unico artista nominato nelle opere, in tutte le opere, di William Shakespeare - deve, dicono, averne visto a Londra delle illustrazioni nei libri di Pietro Aretino - è Giulio Romano anche architetto e oggi si potrebbe aggiungere ‘designer’ visti i suoi progetti di arte applicata tipo decorazioni per residenze ed oggetti di uso quotidiano, soprattutto pittore - effettivamente nato a Roma entro l’ultima decade del ‘400 - allievo e collaboratore di Raffaello Sanzio perfino continuatore di opere del maestro, davvero un maestro, prematuramente scomparso. Però. Della generazione seguente quindi spesso insofferente ad alcune ‘rigidità’ del Rinascimento seppure nella fase finale detta ‘matura’ e che, anche attraverso il Michelangelo pittore della Sistina, modifica corpi e prospettive oltre i colori decisamente più brillanti, e infatti Shakespeare deve essere stato attratto dalle immagini di, in english, Julio Romano, figure che come vuole la Maniera sono allungate, contorte, inserite in spazi vertiginosi. E ancora: perché anche lì - a Londra - il gusto, pure quello del teatro, stava cambiando, Shakespeare scrive questi ultimi testi - dicono 5 detti ‘romance’ - intorno la fine della prima decade del ’600 mentre nel frattempo Caravaggio muore, uno che insieme ad Annibale Carracci avevano già gettato i semi del Barocco a Roma, Francesco Borromini scendeva dal Canton Ticino e Lorenzo Bernini, col padre, saliva da Napoli.
A causa di un singolare intreccio di giornate INPS e spettacoli posticipati, mi si è presentata l'opportunità di firmare un contratto di 45 giorni con una grande azienda, proprio in un periodo che altrimenti sarebbe stato infruttuoso. Inutile dire, senza entrare nei dettagli, che la busta paga del full-time, benedetta dai sindacati e curiosamente chiamata 'cedolino' in un documento all'interno di un'applicazione aziendale per smartphone (utilizzata anche per timbrare entrata e uscita), non è certo adeguata ai costi della vita. Ma abituato come sono a rincorrere per mesi i compensi presso le produzioni teatrali ormai ci si fa poco caso. Assegnato al turno 'pomeridiano' 14:00/22:00, la colonna sonora di questo periodo infuocato è stata la produzione solista di un cantante inglese che non ascoltavo da decenni e che mi ha confermato che il suo miglior album è "The Bride Stripped Bare", ovvero 'La sposa messa a nudo', un titolo alchemico ispir...

Commenti